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Modificare una lampadina smart (parte 3)

In questa ultima puntata, vediamo come sostituire il modulo di controllo della lampadina con uno che supporti un firmware open.

Uno dei firmware sicuramente più utilizzati in ambito domotico è tasmota. Questo firmware è sviluppato per il chip ESP8266 di Espressif, chip largamente utilizzato proprio in apparati domotici (tasmota è nato proprio come firmware alternativo per i dispositivi Sonoff di iTead)

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Per iniziare i miei test, ho scelto di utilizzare una scheda di sviluppo, la Wemos D1.

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Ho quindi collegato la scheda al mio computer e l’ho programmata con l’ultima versione di Tasmota utilizzando il comodo software Tasmotizer:

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Avevo bisogno di 4 pin per generare i 4 segnali PWM e controllare i diversi colori (rosso/verde/blu e bianco). La serigrafia della scheda di sviluppo non riporta i nomi reali dei pin; ho quindi fatto riferimento a questo ottimo post di randomnerdtutorial per il corretto pinout e per scegliere i pin più adatti.

La configurazione di Tasmota prevede di associare i pin alle funzioni PWM1,2,3… Per conoscere quale colore è associato ad ogni funzione PWM, ho utilizzato la tabella presente nella wiki ufficiale:

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Il mapping che ho utilizzato è stato quindi il seguente:

  • pin D5 (GPIO14) – PWM1 (colore ROSSO)
  • pin D6 (GPIO12) – PWM2 (colore VERDE)
  • pin D7 (GPIO13) – PWM3 (colore BLU)
  • pin D8 (GPIO15) – PWM4 (colore BIANCO)

Ho creato un nuovo template con questo mapping collegandomi alla interfaccia web di Tasmota e selezionando Configuration – Configure Template:

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Per i primi test, ho preferito avere a disposizione il controllo indipendente dei 4 canali PWM. Per fare questo ho inserito il comando

SetOption68 1

via console:

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In questo modo nella schermata principale sono disponibili 4 sliders e 4 pulsanti per controllare i 4 colori:

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Ed ho avuto successo! Tramite l’interfaccia web ero in grado di controllare la lampadina:

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Natualmente la scheda Wemos D1 non può essere inserita nella lampadina. Sono quindi passato ad un modulo ESP-12

Per la programmazione di questi moduli sono disponibili delle ottime schede… che purtroppo non possiedo Image may be NSFW.
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😉
Ho quindi adottato una soluzione quick and dirty, realizzando su millefori il circuito illustrato in questo articolo di Hackster:

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Sono cosi riuscito a programmare Tasmota, sempre via Tasmotizer. Ho anche utilizzato la comoda funzione di Tasmotizer per configurare direttamente i parametri della mia rete WiFi e ottenere l’indirizzo IP del modulo una volta connesso:

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Il chip ESP8266 richiede, per effettuare un boot normale utilizzando la memoria flash, che alcuni pin abbiano un valore logico determinato:

  • GPIO0pull up a VCC (se collegato a massa si attiva la modalità programmazione)
  • REST, CH_PDpull up a VCC
  • GPIO15, pull down a GND (se collegato a VCC si attiva il boot da SD card)

Ho quindi saldato tre resistenze da 10Kohm direttamente sul retro del modulo per effettuare tutti i collegamenti pull up

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GPIO15 invece è utilizzato, nella mia configurazione, come pin PWM per il controllo dei LED bianchi. Se guardate lo schema riportato nella seconda parte di questo tutorial vedrete che è già collegato a GND tramite una resistenza da 5.1Kohm.

Ho saldato dei fili ai rimanenti pin e racchiuso il modulo in una guaina termorestringente per evitare qualsiasi contatto accidentale

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Infine ho realizzato tutti i collegamenti tra il modulo ESP-12 e la scheda di controllo e sistemato il tutto in modo da poter chiudere nuovamente la lampadina:

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Ecco il risultato finale, una lampadina smart con un nuovo cervello opensource! (sono disponibili i sottotitoli in italiano)


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